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Autore: Matteo
Redatto il: 7 Giugno 2021

Calabria, la punta del nostro stivale

Se immaginiamo per un attimo un pallone al posto della Sicilia sembrerebbe quasi che la Calabria voglia dargli un bel calcione; la forma della punta di una scarpa ce l’ha, e così come la Puglia viene considerata ‘il tacco’, la Calabria è a tutti gli effetti la punta dello stivale italiano, separata dalla Sicilia dalla esile striscia di mare dello stretto di Messina. I suoi confini ‘terrestri’ sono solo quelli con la Basilicata a Nord, poi per il resto è come se fosse uno spartiacque tra il mar Tirreno e lo Ionio, posizione che storicamente è sempre stata considerata strategica, ed è per questo motivo che nel corso dei secoli sono stati molti i popoli a sceglierla come loro terra di conquista.

Proprio le molte le civilizzazioni che hanno stazionato per qualche tempo in territorio calabrese, hanno fatto in modo che oggi in Calabria si possa respirare nell’aria un mix di varie culture, di cui si può trovare traccia non solo nei monumenti e nelle opere pubbliche, ma anche nel linguaggio e nelle tradizioni gastronomiche. Oggi la Calabria è uno dei nostri fiori all’occhiello per quanto riguarda il settore turistico, ospitando tra l’altro ben tre parchi nazionali, ovvero quelli di Sila , Pollino, ed Aspromonte, e quello regionale delle Serre.

Origini e storia della Calabria

Le prime tracce di presenza umana in Calabria risalgono all’era paleolitica, come testimoniano i numerosi ritrovamenti fatti specialmente nelle antichissime grotte di Praia a Mare, ma ci sono segni di civiltà anche nel complesso di Torre dei Galli, nei pressi di Vibo Valentia, e nel paese di Roccella Ionica, dove sono venuti alla luce reperti risalenti all’Età del Ferro.

Intorno al secolo XV a.C. queste lande di terra erano conosciute con il nome di Italia, prendendo nome dal popolo che vi abitava, gli Itali, poi giunsero i primi colonizzatori greci, e poi nel tempo si susseguirono anche romani, bizantini, normanni, angioini, ed aragonesi, ma furono senza dubbio i greci quelli che regalarono i periodi di massimo splendore alla Calabria. La Magna Grecia considerava la Calabria il centro di ogni attività, tanto è vero che Pitagora fondò a Kroton (l’odierna Crotone) la celebre scuola pitagorica e, tra le altre cose, la città di Locri diede i natali al politico greco Zaleuco di Locri, ritenuto il primo vero legislatore del mondo occidentale.

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Clima, flora e fauna

Tutta la regione può essere considerata di carattere ‘collinare’, con vaste zone montuose in cui sono presenti anche vette di un certo rilievo, ed un restante 15% del territorio pianeggiante; grazie alla sua posizione geografica il clima calabrese si presenta abbastanza mite nel versante tirrenico, un po’ più secco ed arido invece in quello ionico, zona dove tra l’altro sono spesso presenti anche dei forti venti di scirocco.

Per quanto riguarda la flora, siamo in piena zona dominata dalla macchia mediterranea, per cui si può notare la caratteristica vegetazione ‘a strati’ che presenta dal basso verso l’alto ulivi e lecci fino ai 600/700 metri di altitudine, querce e castagni fino ai 1000 metri, pini, faggi e abeti oltre i 1000 metri. Grazie alla presenza dei parchi nazionali di Pollino, Sila, ed Aspromonte, molte specie animali hanno scelto la Calabria come propria dimora fissa, tra queste cervi, daini, volpi, lupi, gatti selvatici, scoiattoli, serpenti, oltre ovviamente a varie specie di uccelli, ragni, rettili ed insetti.

Le località turistiche più gettonate

Mettendo per un attimo da parte il flusso turistico che sono capaci di generare i parchi nazionali menzionati prima, e volendo anche escludere i percorsi ed i cammini storici che il territorio calabrese offre agli amanti delle vacanze all’insegna delle esplorazioni e dell’avventura, la Calabria ha anche la fortuna di possedere coste davvero meravigliose, che propongono alternanza tra fondali sabbiosi, spiagge bianche, pareti rocciose a picco, e moltissime grotte subacquee.

E’ un vero paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni subacquee, ed anche se ci si va in famiglia il divertimento è assicurato, viste le innumerevoli spiagge bianche bagnate da spettacolari acque cristalline i cui colori degradano dal blu elettrico all’azzurro, dal verde acquamarina al bianco perla. Tropea, Diamante, Pizzo Calabro, Capo Vaticano, Amantea, le isole di Dino e Capo Rizzuto, sono soltanto alcuni dei gioielli naturali calabresi, e gli amanti del turismo ‘nostrano’, specie quelli più veraci, sono ormai diventati degli abituè che fanno registrare ogni anno la loro presenza in Calabria, accompagnati da un numero di turisti stranieri fortunatamente sempre in continua crescita.